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Come si forma un’ernia in una donna adulta?

L’ernia inguinale è una condizione medica che si verifica quando un organo o un tessuto sporge attraverso un punto debole del muscolo o del tessuto connettivo, il quale normalmente lo tiene in posizione. Le ernie possono presentarsi sia negli uomini sia nelle donne, a qualsiasi età. Inoltre, possono svilupparsi in diverse aree del corpo, non solo nella zona inguinale.

Nelle donne adulte le ernie si formano tipicamente nella parete addominale, l’area tra il torace e il bacino. Ciò può verificarsi per una serie di motivi, tra cui primeggiano la gravidanza, l’obesità, il continuo sollevamento di carichi pesanti e altri fattori che aumentano la pressione sulla parete addominale.

Per fortuna, le ernie inguinali femminili possono essere trattate efficacemente con l’intervento chirurgico, che prevede la ricomposizione del tessuto sporgente e la riparazione dei muscoli addominali. Nel Centro di chirurgia per le ernie a Roma vengono trattate tutte queste problematiche, grazie a delle tecniche mini invasive che permettono il recupero nel giro di poco tempo.

Ciò non significa che le pazienti non siano seguite nei momenti successivi all’operazione. Tutt’altro, verranno aiutate a gestire il recupero e consigliate nel superare brillantemente il periodo post operazione e il ricovero. Infatti, il momento dell’intervento può variare a seconda delle circostanze individuali, e le donne incinte con ernia inguinale potrebbero dover rimandare l’intervento a dopo il parto, a meno che non vi sia il rischio di complicazioni. Per una diagnosi e un trattamento corretti delle ernie inguinali è fondamentale rivolgersi a un medico.

Le cause conclamate dell’ernia inguinale nella donna

Una delle cause più comuni di ernia nelle donne è la gravidanza. Durante la gravidanza, il feto in crescita esercita una forte pressione sui muscoli e sui tessuti addominali. Questa pressione può indebolire i muscoli e causare la formazione di un’ernia. Va da sé, che nei casi dei parti gemellari o multi gemellari la situazione si complica.

Inoltre, anche i cambiamenti ormonali che si verificano durante la gravidanza possono contribuire allo sviluppo di ernie. Le donne che hanno avuto gravidanze multiple hanno un rischio maggiore di sviluppare ernie. Si tratta di un fenomeno piuttosto diffuso che colpisce un gran numero di donne nella fase della gestazione.

L’obesità è un altro fattore che può aumentare il rischio di ernie nelle donne. Il sovrappeso esercita una pressione supplementare sui muscoli e sui tessuti addominali, che con il tempo possono indebolirsi. Le donne obese hanno maggiori probabilità di sviluppare ernie rispetto a quelle che hanno un peso sano. Inoltre, le donne che hanno una storia familiare di ernie possono essere a rischio maggiore.

Un ultimo fattore spesso sottovalutato, poiché maggiormente a discapito degli uomini, è il sollevamento di carichi pesanti. I lavori che richiedono frequenti sollevamenti di carichi superiori a un peso normale o un’attività fisica faticosa possono mettere a dura prova i muscoli e i tessuti addominali.

Con il tempo, questo sforzo può indebolire i muscoli e causare la formazione di un’ernia. Le donne che svolgono lavori che richiedono un sollevamento pesante devono prendere precauzioni per evitare lesioni e proteggere i muscoli addominali. Meglio ancora se utilizzano degli strumenti che ottemperano allo sforzo continuo e progressivo.

Come si cura l’ernia inguinale? L’intervento può essere fatto durante la gravidanza?

Il trattamento delle ernie inguinali femminili prevede in genere un intervento chirurgico, anche se il momento dell’operazione può variare a seconda delle circostanze individuali. Per fortuna si tratta di un’operazione mini invasiva, che consiste nel ricollocare il tessuto sporgente al suo posto e nel riparare i muscoli addominali per evitare ulteriori ernie.

A seconda delle dimensioni e della gravità dell’ernia, i chirurghi possono utilizzare tecniche diverse, come la chirurgia aperta o la chirurgia laparoscopica, per riparare l’ernia. La chirurgia aperta prevede un’incisione nella zona inguinale per accedere all’ernia, mentre la chirurgia laparoscopica prevede l’esecuzione di diverse piccole incisioni e l’utilizzo di una telecamera e di strumenti specializzati per riparare l’ernia.

In generale, è consigliabile sottoporsi a un intervento chirurgico per l’ernia inguinale il prima possibile per evitare complicazioni come l’ostruzione intestinale o lo strangolamento. Tuttavia, in alcuni casi, l’intervento può essere ritardato a causa di alcuni fattori come la gravidanza.

Alle donne incinte con ernia inguinale si consiglia di solito di rimandare l’intervento a dopo il parto, a meno che non vi sia il rischio di complicazioni. In questi casi, i chirurghi possono eseguire l’intervento durante la gravidanza, ma solo dopo un’attenta valutazione dei rischi e dei benefici.

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